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Non posso cambiare la direzione del vento ma posso regolare le mie vele per raggiungere sempre la mia destinazione.”

— Jimmy Dean

Infanzia e adolescenza

Come psicologa formata in età evolutiva mi rivolgo a bambini e adolescenti che presentano alcune fragilità soprattutto sul versante emotivo e che possono manifestarsi attraverso sintomi somatici, sintomi di ansia, criticità comportamentali e relazionali. Un percorso psicologico rivolto a infanzia e adolescenza non può prescindere dal coinvolgimento dei genitori, preziosi alleati per me nella scoperta dei loro figli. Spesso i minori arrivano in seduta dopo alcune segnalazioni da parte della scuola o di altri professionisti, per questo riuscire a creare una buona alleanza con i genitori e un rapporto di fiducia è fondamentale per la buona riuscita del percorso psicologico che, più è precoce e più è condiviso nei vari contesti in cui è inserito il bambino o il ragazzo, più può risultare efficace. Per infanzia e adolescenza mi occupo soprattutto di supporto psicologico in casi di:

  • fragilità emotiva;
  • sintomi somatici associati ad ansia e stress;
  • ansia da separazione e ansia scolare;
  • tono dell’umore basso;
  • potenziamento delle funzioni esecutive (attenzione, pianificazione, memoria di lavoro, organizzazione, …);
  • difficoltà comportamentali;
  • difficoltà relazionali;
  • screening su disprassia e dislessia.

La prima infanzia è il periodo di maggiore flessibilità del bambino, pertanto un intervento precoce può essere fondamentale per garantire il suo benessere nelle successive fasi evolutive tra le quali l’adolescenza che si caratterizza come una delle più critiche grazie ai cambiamenti che investono il ragazzo, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista emotivo, che spesso portano ad uno scontro con le figure di riferimento. Il mio lavoro in sinergia con l’impegno dei genitori ha come obiettivo quello di riportare ad uno stato di equilibrio e funzionalità il contesto familiare e la relazione tra i suoi protagonisti, oltre alla serenità del figlio nei vari contesti quotidiani in cui è inserito. Il bambino e l’adolescente possono essere coinvolti in percorsi individuali e/o in attività psicoeducative in piccolo gruppo.

Giovane adulto

Il giovane adulto è colui che è già maggiorenne e rientra in quella fascia d’età che oggi viene definita come una sorta di adolescenza prolungata e che è connotata da caratteristiche disomogenee: c’è chi esce presto di casa per andare all’Università, chi rimane a casa con i genitori fino ad un’età più avanzata, in ogni caso si tratta di un arco di tempo piuttosto vasto e attraversato da numerosi cambiamenti legati alla scuola, al lavoro, alla vita sentimentale, alle relazioni. È un arco di tempo fatto di scelte che, talvolta, possono creare preoccupazioni, stress, ansia, difficoltà. In questo caso il supporto psicologico o la terapia possono essere di aiuto, offrendo uno spazio libero da giudizi, completamente “tuo”, dove verbalizzare le tue preoccupazioni per aiutarti a comprenderle meglio e a diventare più consapevole di te stesso e di ciò che senti.

Genitori

Quando è un figlio a manifestare qualche sintomo ciò allerta i genitori che vengono chiamati a mettersi in gioco e in discussione, il supporto alla genitorialità può essere utile nei casi di conflittualità o nella gestione del figlio, se ci si interroga sulla adeguatezza del proprio stile genitoriale. Genitori non si nasce ma si diventa con l’esperienza, nessuno può sapere che tipo di genitore diventerà prima di indossarne realmente i panni e spesso le varie fasi evolutive dei figli possono riattivare alcuni vissuti propri dei genitori, pertanto il rischio può essere quello di non sentirsi abbastanza adeguati o di avere l’impressione che “come fai sbagli”. Trovare uno spazio accogliente dove confrontarsi e aprirsi circa i dubbi e le criticità della gestione quotidiana dei figli può aiutare a riscoprirsi competenti e uniti nell’attuazione della funzione genitoriale.

Coppie

Accanto alla dimensione della genitorialità c’è un’altra dimensione che si vive in due: quella relazionale e coniugale. Fin dall’innamoramento si sceglie una persona che ci colpisce per qualcosa di particolare: una somiglianza, una diversità, un modo di fare, uno sguardo, qualsiasi cosa sia va a rispondere ad un proprio bisogno che si ha in quel momento e che da soli non si può soddisfare. Nel corso del tempo però il bisogno che ha unito può anche mutare e richiede alla coppia di cambiare anch’essa, di evolvere, altrimenti il rischio è quello di non riuscire più ad andare d’accordo, di non desiderare più le stesse cose. Quando si crea il conflitto in una coppia si possono richiedere vari tipi di interventi, come la consulenza breve, il supporto psicologico, la terapia, la mediazione.

Pet Therapy

Insieme al mio amico peloso BALI ho seguito il percorso formativo per diventare coadiutrice del cane negli Interventi Assistiti con Animali (IAA), noti a tutti comunemente come interventi di “Pet Therapy”. Insieme ad un’equipe adeguata, secondo le Linee Guida Nazionali del 2015 in materia di IAA, possiamo occuparci di interventi in vari contesti, ad esempio nelle scuole, nei centri educativi (doposcuola, grest) per l’età infantile, nelle case di riposo per gli anziani, nei centri diurni per disabilità e dipendenze. Bali partecipa con me ad alcune sedute di supporto psicologico, quando è necessario. Insieme svolgiamo anche percorsi di “pet” individuali per l’età infantile e personalizzati in base alle esigenze del bambino, in sinergia con la famiglia e altri professionisti. I benefici del contatto tra paziente e cane sono molteplici e coinvolgono la sfera emotiva, quella relazionale, quella comportamentale, quella cognitiva e quella fisiologica.